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Keith Emerson e la corsa sfrenata di "Honky Tonk Train Blues" – Genesi, suoni e aneddoti

Scopri la storia di “Honky Tonk Train Blues” di Keith Emerson: genesi, strumenti usati, aneddoti live e vinili rari da collezione.

RETROSOUND

max giudici

6/30/20253 min leggere

By Carl Lender, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5913770
By Carl Lender, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5913770

🚂 Keith Emerson e la sua corsa sfrenata su “Honky Tonk Train Blues”

Quando il boogie-woogie incontra il prog rock

✍️ di Max per RetroSound – quoque.it

🎹 Un genio della tastiera in corsa nel tempo

Keith Emerson non era semplicemente un tastierista: era un alchimista sonoro. Innovatore instancabile, leader dei The Nice prima, e mente visionaria di Emerson, Lake & Palmer, è stato tra i primi a portare l’organo Hammond e il sintetizzatore Moog nell’Olimpo del rock. Ma tra le sue tante imprese musicali, ce n’è una che spicca per spirito, follia e tecnica pura: “Honky Tonk Train Blues”.

Un brano che sembra più una locomotiva impazzita su binari di fuoco.

🕰 Genesi: dalla Chicago anni '20 al palco prog anni '70

La versione originale di “Honky Tonk Train Blues” è del 1927, scritta e interpretata dal pianista Meade “Lux” Lewis, uno dei padri fondatori del boogie-woogie. Il brano nasce per evocare — con lo stile sincopato e frenetico — il ritmo dei treni a vapore, simbolo della modernità e del movimento afroamericano verso nord.

Negli anni ‘70, Keith Emerson scoprì il brano e se ne innamorò. Lo reinterpretò a modo suo, con la sua proverbiale tecnica da virtuoso e un’energia distruttiva che fondeva jazz, rock, classica e cabaret. Il risultato fu una reinterpretazione mozzafiato, pubblicata come singolo nel 1976, con arrangiamenti di ottoni curati dal jazzista Tony Hymas.

🎧 Il sound: tra Moog e martelli

Il pezzo è un tour de force pianistico. Emerson lo eseguiva al pianoforte acustico (spesso un Bösendorfer), spingendolo ai limiti fisici. Non era raro vederlo suonare stando in piedi, con i gomiti, con il piede, o addirittura incatenato per show. Sul palco, la locomotiva non era solo una metafora: ricreava il suono del treno con effetti analogici, rumori metallici e giochi di volume usando il Moog.

🎶 Aneddoto gustoso: per la registrazione, Emerson pretese un vero clacson di treno campionato. Il tecnico del suono raccontò che per ottenerlo, dovettero inseguire una locomotiva con un microfono direzionale fuori dal finestrino dell’auto!

🛠 Strumentazione: con cosa “correva” Keith

Keith Emerson era noto per trasformare il palco in un’officina sonora. Per questo brano in particolare usava:

  • Pianoforte Bösendorfer 9’2’’: per la potenza meccanica e la profondità dei bassi.

  • Moog Modular Synthesizer: usato per effetti “ferroviari” e distorsioni dinamiche.

  • Mini Moog: per giocare su scale veloci e frequenze acute.

  • Organo Hammond C3 con Leslie: anche se non usato nella versione studio, era spesso presente nei live.

  • Effetti analogici e pitch bend: per simulare il fischio del treno e le accelerazioni sonore.

👉 Curiosità: in alcuni concerti, Emerson lanciava veri martelletti da pianoforte sul palco per simulare i rumori delle rotaie.

📀 Vinili & Collezionismo: le edizioni da cercare

Per i collezionisti e gli appassionati del vintage, “Honky Tonk Train Blues” è una vera chicca. Ecco le versioni più interessanti:

🎵 Singolo UK 1976 – Atlantic Records

  • 45 giri, etichetta nera o rossa.

  • B-side: Barrelhouse Shake-Down

  • Copertina illustrata con treno stilizzato.

🇯🇵 Edizione Giapponese

  • Etichetta Manticore, spesso con OBI strip.

  • Audio rimasterizzato in qualità eccelsa.

  • Altamente ricercata in mercatini e online (prezzi da 30 a 80€).

💿 Box Set & Compilation

  • Presente in alcune raccolte postume di Emerson e ELP.

  • Alcune versioni rimasterizzate con take alternative.

💡 Consiglio da RetroSound: se trovi la versione promo USA su vinile bianco, non lasciartela scappare. È rarissima.

🚆 Perché riascoltarlo oggi?

“Honky Tonk Train Blues” non è solo una dimostrazione tecnica: è un tributo viscerale alla storia del pianoforte, del boogie-woogie, e del rock come ponte tra epoche. È energia pura, è spettacolo, è genio che non chiede permesso.

In un mondo digitale, suonare così con le mani vere, su tasti che tremano sotto i colpi, è un messaggio forte per ogni generazione.

🎧 Ascoltalo e collezionalo

📌 Disponibile su Spotify, Apple Music, YouTube Music
🔍 Cerca: Keith Emerson – Honky Tonk Train Blues
🛒 Versioni vinile: Discogs, eBay, mercatini vintage

🎙 Conclusione: il treno non si è mai fermato

Keith Emerson ha saputo riportare in corsa una melodia dimenticata, dandole un motore nuovo e un binario prog. Honky Tonk Train Blues è oggi un manifesto di creatività fuori dagli schemi, che viaggia oltre il tempo e le etichette.

📻 Retrosound by quoque.it
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